lunedì 11 novembre 2013

Blogger We Want You GRAZIA.IT

Ci siamo, il momento è ormai giunto! Sono entrato in un tunnel da cui penso sarà difficile uscirne: i concorsiperblogculinari. Prima o poi sarebbe successo e ahimè, quel momento è arrivato. Come non cadere nella trappola? Come fare ad uscirne vivi? Comunque credo che ho iniziato questa nuova mission impossible nel migliore dei modi possibili, la mia prima occasione mi è stata offerta da Grazia.it. Chi mai se lo sarebbe aspettato? Un biscotto come me, tra le tante cose, anche abbastanza avanti con l'età (anche se i miei 98 anni non li dimostro, diciamolo), dopo tante peripezie sono approdato nell'era del cybernetico mondo di internet, ho aperto un blog contro ogni mia aspettativa, condivido ricette che pensavo avrei lasciato per anni nel dimenticatoio (i miei nipoti non sarebbero andate a recuperarle di sicuro) ed ora? Eccomi qua a scrivere che partecipo a "Blogger We Want You"? Non sono abbastanza SWAG come direbbero i ragazzini di oggi? Direi decisamente swag. E allora arriviamo al dunque, ho bisogno di una motivazione... mumble mumble... perchè sarei un perfetto IT blogger? Ci sono! Aspettate un secondo, indosso i miei occhiali da presbite e comincio!

Prima di tutto è bene che voi sappiate la mia storia! Partiamo dal principio. Mi chiamo Vincent Barrosch, o meglio, decisero di chiamarmi Vincent Barrosch come del resto tutti quanti voi, alzi la mano chi nella sua vita ha mai avuto potere decisionale sul proprio nome di battesimo (!), per gli amici sono Babà (quella invece è stata una mia scelta C:). Sono originario della Francia, Parigi mi ha dato i natali nel lontano 1905, mi ha visto crescere e mi ha anche fatto apprezzare la buona cucina, tanto da farmene innamorare, è stata la mia seconda madre direi. Ricordo ancora, per le romantiche vie francesi, il mattutino profumo di croissant appena sfornati o le ben cotte madeleines di proustiana memoria... Gestivo una pasticceria nella centrale Rue de Rivoli curandone ogni piccolo dettaglio, dall'arredamento del locale in pieno stile Belle Epoque, alla preparazione dei miei manicaretti. Custodivo gelosamente vecchie ricette tramandate da mia nonna, rivisitavo qualche cosa, aggiungevo spezie a quel tempo esotiche e rare come lo zenzero e la cannella, oggi invece di uso comune. La mia passione più grande è sempre stata la fotografia, risparmiai per comprare uno dei primi dagherrotipi che misero in commercio. Adoravo immortalare momenti unici e romantici, vecchi edifici, le strade affollate davanti le botteghe la viglilia di Natale e gli innumerevoli fermo immagine alla Tour Eiffel, c'est magnifique. La mia vita andava bene, mi ero felicemente sposato, avevamo avuto tre magnifici marmocchietti, Emma, Jean e Jasper. Ero felice. Avvenne tutto all'improvviso. Ero nel laboratorio ed era tardi. Stavo ultimando gli ultimi decori su una maestosa torta, sbuffi di cremor tartaro e soffici nuvole di panna regnavano ovunque. Domani ci sarebbe stato il grande evento: una nota testata giornalistica di moda stava per aprire i battenti a Parigi e mi aveva commissionato l'intero catering. Era la mia occasione! Stavo percorrendo i primi scalini per l'ascesa al successo, era un gran trampolino di lancio per la mia pasticceria, ne ero sicuro. E' stato un attimo, un sibilo, un paio di agghiaccianti occhi incandescenti che mi fissavano. Non ricordo più nulla.
Mi sono ritrovato in un nuovo corpo con una nuova vita. Ero diventato un biscotto. Un anonimo e semplice cookie americano, niente di sofisticato, sarei potuto essere almeno l'antesignano di un macaron di Ladurée almeno? No. Un comune biscotto con gocce di cioccolato. Perchè sono stato vittima di questo maleficio? E' un quesito che mi tormenta ogni giorno, non sono riuscito a venirne a capo. La mia fortuna è stata la mia famiglia. Mi ha creduto, ha avuto fede in me, in un assurdo biscotto parlante. Ora nella vita faccio il cuoco, e che cuoco, con i baffi direi! Hahaha! Cosa pensate che esiste solo lo humor inglese? Anche in Francia ne abbiamo di humor sapete?
Ora ritorno alla domanda di Grazia.it, sarei un perfetto IT blogger perchè ho tanto da raccontare, 98 estati alle spalle, per ricominciare e per ricordare. Sarebbe conveniente anche per voi, cara redazione di Grazia.it e sapete perchè? Avete mai visto un biscotto-blogger? Sarei il primo della storia e voi sareste i primi a dare la notizia, per di più sono molto fotogenico, starei benissimo in copertina!
Ho anche un altro motivo. Sono davvero un vostro caro lettore affezionato. Lo so, potrebbe sembrare la tipica frase da captatio benevolentiae, ma è vero, non lo dico per dire, ogni settimana compro una copia in modo furtivo, giustificandomi con l'edicolante che è per mia moglie, ma non è vero, lo leggo io! Mi interessa troppo scoprire le ultime tendenze in campo fashionista, del nuovo disco di Justin Timberlake e dell'ultimo scoop di Miley Cyrus.
Basta parlare! Vi sto tediando troppo con i miei discorsi da vecchio e nostalgico biscotto brontolone, vi prego redazione prendetemi in considerazione, significa tanto per me!
Mi sono sbriciolato per l'emozione!

http://www.grazia.it/moda

Il vostro biscotto di fiducia
Monsieur Vincent Barrosch
Au Revoir

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